Facciamo il punto sulle classi energetiche: quanto sono consapevoli della loro importanza gli italiani che acquistano casa?
Partiamo dalla intervista a Fabiana Megliola, responsabile dell’Ufficio studi del Gruppo Tecnocasa, per sapere se i recenti aumenti delle bollette hanno reso gli italiani più sensibili alle classi energetiche nel momento in cui cercano un immobile.
I potenziali acquirenti sono stati sempre attenti alla prestazione energetica dell’immobile ancora di più dopo il primo lockdown quando la permanenza forzata in casa li ha resi maggiormente consapevoli dei costi energetici.
Questi ultimi, alla luce anche dei rialzi in corso, saranno sempre più ponderati nella valutazione della scelta dell’immobile.
Fabiana Megliola, Responsabile Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa
Registriamo un dato positivo (per l’ambiente e per il portafoglio degli italiani) e un dato negativo, legato all’anzianità del patrimonio immobiliare italiano, soprattutto nei centri storici e zone immediatamente adiacenti.
Come Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa – prosegue la Megliola – abbiamo analizzato le compravendite realizzate attraverso le agenzie affiliate Tecnocasa e Tecnorete in Italia e abbiamo rilevato che, tra il 2019 e il 2021, è aumentata la percentuale di acquisti di abitazioni in classe energetica A: si passa infatti dal 3,0% del 2019 al 4,9% del 2021.
Le classi dalla B alla F mantengono un tasso sostanzialmente costante, mentre si registra una diminuzione della percentuale di compravendite di classe G, si passa dal 59,5% del 2019 al 57,5% del 2021. La classe G rimane comunque la classe energetica più scambiata in Italia, alla luce della vetustà del patrimonio abitativo italiano.
Su affitti e seconde case, Fabiana Megliola riporta una dinamica in linea con le tendenze del mercato immobiliare, evidenziando una maggiore consapevolezza da parte degli italiani che un immobile in classe energetica elevata conservi un valore nel tempo, anche in prospettiva di una rivendita.
Per quanto riguarda le locazioni, le classi dalla A alla E evidenziano percentuali di affitto sostanzialmente stabili, cresce la percentuale di affitti in classe F che passa dal 13,9% del 2019 al 15,6% del 2021, mentre diminuisce la percentuale di locazioni in classe G che passa dal 59,1% al 58,2%. A
nche sul mercato delle locazioni le tipologie più affittate appartengono alla classe energetica G.
Classe A < 30 kWh/m2a | Classe E < 120 kWh/m2a |
Classe B < 50 kWh/m2a | Classe F < 160 kWh/m2a |
Classe C < 70 kWh/m2a | Classe G > 160 kWh/m2a |
Classe D < 90 kWh/m2a |
Le classi energetiche degli edifici indicano quanta energia è necessaria per riscaldare un edificio durante l’inverno. Le classi (vedi figura) vanno da A fino a G: le prime 3 classi indicano bassi consumi energetici, dalla D alla F indicano un elevato consumo di energia per riscaldare l’edificio. In Italia la maggior parte degli edifici sono in classe G o F,
Gli edifici di classe A impiegano meno di 15 KW ora di energia per riscaldare un metro quadrato dell’abitazione; gli edifici di classe G ne utilizzano più di dieci volte.
Se desiderate sapere se sia necessario isolare la vostra abitazione o sostituire gli infissi, potete fare un rapido calcolo:
Se è superiore ai 100 kWh/m2a, la vostra abitazione necessita di una ristrutturazione, perché state consumando una grande quantità di gas per riscaldare delle stanze che disperdono eccessivamente il calore.